Per supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi, il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) riconosce anche per il 2022 un credito d’imposta fino al 40% della quota d’investimento.

Quali beni rientrano nelle agevolazioni?

Tutti i beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati che rientrano nell’allegato A ad esempio macchine industriali, robot, macchine da cantiere, carrelli elevatori e altri dispositivi a patto che siano integrati e funzionali al processo produttivo dell’azienda e per i quali sia possibile effettuare l’INTERCONNESSIONE con il gestionale di fabbrica.

Agevolazioni Fiscali

Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati – Piano Nazionale di Transizione 4.0 

2021

  • 50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

2022

  • 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Dal 2023 al 2025

  • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati funzionali ai processi di trasformazione 4.0

(allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232, come integrato dall’articolo 1, comma 32, della legge 27 dicembre 2017, n. 205)

Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.

  • Dal 2021 al 2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.
  • 2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.
  • 2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.

Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore
e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

Beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo)

Il credito d’imposta per gli investimenti nelle regioni del centro-sud Italia prorogato fino al 31 dicembre 2022 spetta in misure massime differenti a seconda del tipo di impresa che presenta richiesta:

  1. Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise
    • 45% per le piccole imprese;
    • 35% per le medie imprese;
    • 25% per le grandi imprese;
  2. Abruzzo
    • 30% per le piccole imprese;
    • 20% per le medie imprese;
    • 10% per le grandi imprese;

Tali agevolazioni sono cumulabili con i crediti d’imposta del Piano Transizione 4.0.

Chiamaci ora al numero verde gratuito (anche da cellulare):

numero_verde